17) "MELONCOCCO" - FRANCESCA PRIMAVERA | ROMA

- Lino mi passi i biscotti? - mio fratello mi sta tirando la manica del maglione, ma io sono troppo assorto dalla tv e dal nuovo video dei Lost, per potergli prestare attenzione.
- Linooo! - insiste.
Senza neanche guardarlo prendo la scatola e la faccio scivolare dall’altra parte del tavolo. Mi piaccio quando sono così, duro e distante. I componenti del gruppo si stanno dannando dietro ad un vorticoso giro di chitarre, il telefono di casa squilla, ma nessuno risponde, mio fratello fa un rumore infernale masticando questi stramaledettissimi Pan di stelle e il rumore della pioggia che batte sui vetri fa da sfondo a questa mattinata primaverile cominciata già nel peggiore dei modi. Continuo a concentrarmi sui colori psichedelici provenienti dal fantastico schermo a cristalli liquidi, che il mio fantastico padre ha pensato bene di regalare a tutta la famiglia per Natale, ma il pensiero assillante del compito di matematica che mi aspetta tra poche ore ha la meglio. Mi giro avidamente verso la confezione di biscotti che il mio fratellino sta mangiando con una cupidigia inverosimile, la afferro e faccio cadere accidentalmente i tre ultimi biscotti dentro la mia tazza. Mio fratello sta per inveire, intravedo le vene del collo cominciare a gonfiarsi, ma nel momento di massimo godimento da parte mia nel vederlo così, entra mia madre, strillando come in preda ad un’illuminazione improvvisa e sbattendo un depliant di un albergo sulla tavola, annuncia: - Andremo a Roma per il week end del primo maggio!... (segue - totale battute: 14903)

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[ 22 maggio, 2009 ] • [ eureka ]

48) "IL MISTERO DELLA MORTE MUTA" - MICHELA ORLANDO | FISCIANO (SA)

Quando Michaela Kimberly appare nell’Hotel Sole al Pantheon non è una visione tranquillizzante. Con la pistola in pugno, continuando a camminare, tiene sotto mira, per almeno un minuto, una famigliola inglese, con tre bimbi al seguito, due ragazze in elegante abito blu e il portiere in livrea. Restano tutti immobili e trattengono il respiro. Poi i bambini si immergono in altri pensieri e parlano a bassa voce tra loro.
 L’irruzione della giovane si perfeziona quando si arresta al centro della hall, piega leggermente le ginocchia e impugna l’arma con entrambe le mani: -Fermi tutti, e badate: questa non è una rapina.
 Sottolinea il non e lascia la pistola nella mano destra. Mentre l’altra corre verso la tasca posteriore dei jeans, i tre in divisa tirano un respiro di sollievo. Estraendo il tesserino, si avvede della paura persistente degli altri adulti e l’atteggiamento quasi strafottente dei bambini, che continuano a far comunella, come dessero per scontato che la faccenda non li riguardi.
 La sua irruenza e l’atteggiamento violenti sono mediati dalla sobria eleganza, dai tratti del volto disegnati perfettamente dalla natura generosa, dalla silhouette felina, agile.
 In inglese tranquillizza gli spauriti ospiti in partenza. Li invita a finire le operazioni di pagamento e gli spiega che possono andare via senza problema.
 Si approssimano altri dipendenti dell’Hotel; li invita a continuare a badare alle loro mansioni. Poi si avvicina al banco. Osserva la pianta dell’Hotel e: -Nella stanza Ariosto c’è un morto. Tutti gli avventori possono andare via e non occorre che raccogliate dati più di quelli che avete.
 Sempre con la pistola in pugno, tenendo sotto controllo l’uscita, prende il cellulare e telefona: -Sono l’ispettrice Michaela Kimberly Nicoletti. Mi trovo all’Hotel Sole al Pantheon. Venite presto, c’è un morto nella stanza Ariosto... (segue - totale battute: 14818)

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[ 30 agosto, 2009 ] • [ eureka ]