"LA DONNA CON LA CHITARRA ROSA" - CRISTINA GIUNTINI | PRATO

“Eccoci, qua: Hotel Santo Stefano.” Il commissario Bonini varcò la soglia, seminando gocce di pioggia dall'ombrello che aveva dimenticato di scuotere fuori, e imbrattando senza tanti riguardi il bel pavimento policromo a motivi geometrici. Una cameriera gli indicò con intenzione il portaombrelli, che il commissario ignorò bellamente. “Maledetta pioggia, ci mancava anche questa!” fu il commento dell'uomo elegante, dall'aria vagamente acida, che lo seguiva, e dal quale il pavimento ricevette un'ulteriore razione di sana acqua piovana. La cameriera strinse i denti: avrebbe pulito a tempo debito. “Questo è il ventitreesimo della lista” commentò Bonini. “E' ancora dell'idea di accompagnarmi, Signor Baldi?” “Non faccia commenti, e proceda”, fu la spiccia e nervosa risposta. Il commissario ne fu non poco spazientito, ma cercò di non darlo a vedere. Stefano (sì, si chiamava così, come il Santo dell'hotel) ebbe un moto d'inquietudine, nel vederli dirigersi verso la sua reception. Non sembravano particolarmente interessati alle eleganti travi del soffitto, agli arredi curati, realizzati nello stesso legno, né al prezioso quadro che troneggiava sulla parete opposta, in mezzo alle due appliques che gli facevano quasi da cornice. Non era certo dal giorno prima che lavorava in quell'hotel, pensò Stefano, ma non gli era mai capitato di ricevere la visita delle forze dell'ordine. Sicuramente non era un avvenimento da festeggiare, considerò...

(segue...)

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[ 03 January, 2012 ] • [ eureka ]

Hotel Santo Stefano



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