14) "DIARIO DI VITA" - KARINE SHELMIRE | CEFALU' (PA)

Lord Albert Frederick Schneider si alzò dalla poltrona rossa del Teatro Massimo di Palermo. Diede uno sguardo malinconico al palco, ormai sgombro, dove le dolci note del Danubio Blu di Johann Strauss volavano ancora nell’aria come petali floreali trasportati dalla brezza estiva. Aveva un vuoto dentro che non era facile colmare. E quella musica aveva scavato una voragine dentro la sua anima, avvolgendo tutto il suo dolore. La sua giovane esistenza era paragonabile alla vita di un aristocratico vecchio e apatico chiuso nel suo castello dorato. Aveva bisogno di qualcosa per riuscire a vivere. Forse no qualcosa. Ma qualcuno o qualcuna. Donna o uomo non faceva differenza per un’amicizia senza inganni. Forse però era più propenso a trovare una donna a cui confidare le sue amarezze e poterle regalare tutto l’amore del mondo. Ma la vita era stato crudele con lui, lasciandolo solo, con possedimenti che non davano la felicità. Ma solo avarizia, lussuria e poca gioia di vivere.

« Le donne….» Sussurrò con un misto di amarezza.

Quelle donne che lo guardavano… che volevano conoscerlo a tutti i costi… in realtà a nessuna di loro era mai importato di lui, della sua mente, dei suoi pensieri, della sua personalità. Volevano l’oro che luccicava. Volevano i gioielli più costosi. Volevano la collezione più cara dei quadri. E soprattutto volevano il suo titolo: Lord. L’eredità del nonno paterno.

Perciò era fuggito per un po’ lontano dalla sua amata patria svedese, per rifuggiarsi nel calore della Sicilia, atterrando senza una vera meta all’aeroporto di Punta Raisi di Palermo... (segue - totale battute: 17529)

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[ 05 August, 2010 ] • [ eureka ]