115) "ASPETTANDO CHE IL CELLULARE SQUILLI" - BRUNA FRANCESCHINI | BRESCIA

La camera in disordine, gioiosa spia della furia d’amore: quando si spoglia, infatti, getta alla rinfusa i suoi abiti sul parquet, sulla poltrona, sul tappeto. Fa così per la fretta, per non non sottrarre preziosi minuti a quelle che lui chiama torride copule, dare immediato sfogo al desiderio incontrollabile, al gonfiore dell’appetito aggrappato al suo corpo come se non avesse vita propria, gambe per allontanarsene. Dei fogli, usciti dalla tasca della giacca, attirano l’attenzione di Azzurra, che si china a raccoglierli. L’occhio le cade sulla stampata di un elenco di alberghi, uno dei quali, evidenziato con la penna. “Come mai cerchi informazioni proprio sugli alberghi di Trento? – gli chiede, mentre una fiammella di speranza comincia ad accendersi. Non gli ha mai nascosto la sua preferenza per la terra delle Dolomiti, le tane della bellezza, dove si respira l’eternità. “Così,” – risponde lui con tranquilla padronanza, anche se si affretta a prenderle di mano i fogli, ripiegarli e rinfilarli nella tasca – “stavo cercando dove tu ed io potremmo finalmente passare un fine settimana e mi è venuta in mente questa città, non troppo lontana da Milano. Da lì, in meno di un’ora, si raggiungere una pista di fondo, sul Bondone, di fronte al magico scenario delle Dolomiti di Brenta.” “Quando si parte, allora?”- gli chiede lei, in odore di trepida attesa. Gocce di dolcezza le stillano dentro. “Purtroppo non se ne fa nulla, almeno nell’immediato. Mia madre sta male, domattina l’accompagno in ospedale. Giovedì, poi, dovrò andare a Reggio Emilia per un corso di aggiornamento, che durerà fino a domenica. Non ci potremo vedere per un bel po’, dunque.” Poi il commiato, fatto di abbracci che la stringono come tenaglie e di baci schioccanti, che diventano via via più leggeri, fino a risolversi in sfioramento, quando apre la porta e sparisce con un tenero “ciao piccola”. Il “ciao” di Azzurra è un po’ scorticato, come se schegge di ghiaccio le si fossero conficcate in gola. E’ delusa per il contrattempo: sono due anni che non trascorre più una vacanza con lui. Però il pensiero che l’evento sia solo rimandato le rende l’attesa più sopportabile. Chiuso l’uscio, corre subito all’enciclopedia per avere notizie sulla città del Concilio. Poi si ricorda di internet e si connette a Wikipedia. L’entusiasmo si accende, scoprendo quanto ci sia da vedere, in città come nei dintorni, e le sembra già di stare assaporando il ricordo di quell’indimenticabile romantico fine settimana. Deve pensare anche a cosa portarsi in valigia: oltre alla tenuta da sci, le scarpe di vernice rossa, naturalmente, e l’elegante abito di seta blu. Dovrebbe andare benissimo per la cena nell’hotel più prestigioso della città. Perché anche lei ha cercato su internet la lista degli hotel trentini ed ha scoperto che quello evidenziato, l’Albergo Accademia, è più caro persino del Grand Hotel. Non vede l’ora di entrare in questo angolo di paradiso, perché tale deve essere il luogo che lui ha scelto per il loro agognato viaggio, il primo insieme dopo tanto tempo. Si addormenta sognando il Bondone, il frastagliato profilo delle Dolomiti di Brenta, la cena a base di canederli, crauti e carrè di maiale. E, per finire, una bella fetta di strudel ... (segue - totale battute: 26630)

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[ 29 novembre, 2009 ] • [ eureka ]