9) "LA BISNONNA FRANCESE" - LUCIA SALLUSTIO | MOLFETTA (BA)

Sono stanca, il viaggio è stato lungo e ho dovuto cambiare quattro treni per arrivare in questo posto che da quattro generazioni è rimasto impresso nel Dna della nostra famiglia. Scorre come linfa nelle nostre vene e rischierebbe di traboccare se non ritornasse ad incanalarsi cheto negli alveoli della memoria.
 È ombra e ricordo, gioia e tormento, passione e morte. È me stessa, che non esisterei senza questa linea contorta e sottile che mi riallaccia ad una storia lontana, una banale storia di altri tempi che sa di violette e di fané, di umiliazioni e di speranze deluse, dell'odore della mia pelle abbronzata dal sole di luglio, bruciata come le zolle aride e spaccate del mio sud.
 Sono anni che progetto questo viaggio nel passato, questo tuffo all'indietro con avvitamento doppio su me stessa e intorno alle ombre che mi porto dentro.
 La stanza dell'hotel è evidentemente ristrutturata, benché conservi nelle scelte dei colori e delle fantasie delle tappezzerie un gusto classico e raffinato, un po' retrò. Ho prenotato quella con affaccio sulla piazza e sul Teatro del Giglio, per aiutarmi a ricostruire la storia d'amore e di passione che mi ha fatto piangere e ribollire di rabbia mentre si dipanava, riga dopo riga, nelle pagine rese sottili dalle tarme. Penso sia proprio la stanza cui si allude nella lettera. Ho detto alla reception che volevo di nuovo quella dell'alt-r-a volta... (segue - totale battute: 11715)

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[ 05 maggio, 2009 ] • [ eureka ]




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