45 "CINZIA E KINZICA" - CRISTINA GIUNTINI | PRATO

“Erano molti i visi che si voltavano, rapiti, al suo passaggio, molti gli occhi che si posavano sui suoi capelli lucenti e intrecciati di perle e fili d'oro, sui suoi lineamenti dolci e allo stesso tempo decisi, sulla sua pelle di luna e di pesca, ancora intatta come un prato fresco di rugiada mattutina. Molte labbra sussurravano un saluto, molti busti s'inchinavano con cerimoniosa galanteria. Kinzica passava, scortata dalle sue damigelle, così come si conviene a una ragazza nobile, e accennava un timido sorriso, un leggero movimento del capo, con aria semplice e modesta. Ma chiunque avesse guardato in fondo ai suoi occhi vi avrebbe riconosciuto la forza e la decisione di una vera leonessa, la fierezza di una creatura alla quale la paura e la sottomissione erano ignote”.

Cinzia abbassa il libro con un sospiro, e lo chiude lasciandovi l'indice della mano sinistra a mo' di segnalibro. E' svagata, svogliata. Eppure la storia di Kinzica la sta appassionando: era ora, pensa, di decidersi a informarsi sulla leggenda più famosa che la sua bella città possa offrire. Certo, l'unico libro sull'argomento che è riuscita a rintracciare nella libreria di casa sua non è un gran che: poco più di un romanzetto scritto qualche decina di anni prima da un autore che, se mai è riuscito ad affacciarsi alla notorietà, è certamente ripiombato nell'anonimato nel giro di qualche mese. Ma che importa se questo libro è così terribilmente romanzato? Dopotutto, si tratta di una leggenda: chi può sapere la verità, ammesso che una verità esista?... (segue - totale battute: 9810)

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[ 22 December, 2010 ] • [ eureka ]

42) "LA LUMINARA DEL '64" - MAURIZIO BASCIA' | REGGIO CALABRIA

Per chi non l’ha mai vista la “Luminara” di San Ranieri, a Pisa, nella notte tra il 16 ed il 17 di giugno, è uno degli spettacoli più suggestivi ed emotivamente coinvolgenti che si possano immaginare. Tutta la città diventa un merletto diafano e delicato di luci tremolanti: migliaia e migliaia di lumini, infatti, vengono posti sui balconi e sulle finestre delle case, sui cornicioni dei palazzi, sui monumenti, sulla Torre, dovunque, e le deboli lucine, disegnando di luce il profilo della città, ingentiliscono la dolce serata pisana dandole una dimensione magica e fatata. Tantissimi altri lumini vengono poi lasciati scivolare in Arno ed il vecchio fiume, lento, li porta con sé lontano lontano verso il mare. Gli innamorati ne scelgono uno con lo sguardo e lo seguono trepidanti per tutti i lungarni e se il lumino, impavido, resiste alla corrente ed alle insidie del fiume è segno che anche il loro amore resisterà agli attacchi del tempo e della vita.
E fu proprio in occasione della “Luminara” del 1964 che è cominciata la nostra semplice ma meravigliosa storia d’amore... (segue - totale battute: 3594)

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[ 08 December, 2010 ] • [ eureka ]