75) "L'INCONTRO" - LELLA CERVIA | CARRARA (MS)

Ero arrivata di sera ed il piccolo borgo toscano mi si presentava in tutta la sua magia: Bagno Vignoni. Osservai l’orologio, le sette passate da poco. Bene, ero puntuale, “come il solito”, sospirai nel pensiero. Avevo provato spesso ad arrivare in ritardo agli appuntamenti, tanto per assomigliare un po’ di più agli altri, i ritardatari cronici, mi ero sforzata più volte ma, niente non ero mai riuscita a farmi aspettare… Massimo ritardo raggiunto: 5 minuti, roba da orologi non sincronizzati. Mi avevano detto che sarei potuta entrare con la macchina nella piazza, normalmente chiusa al traffico, per raggiungere l’Hotel. Era gennaio e la Val d’Orcia, durante il viaggio, mi aveva offerto un cielo invernale particolarmente stellato. Mi piacerebbe conoscere bene le stelle, luminosi puntini che, se li guardi, ti riportano subito nella realtà, ridimensionando i tuoi problemi in confronto all’immensità dell’universo. Decisi di non offendere il silenzio del luogo e parcheggiai la macchina appena fuori del paese. Avevo solo una sacca per bagaglio e due passi non mi avrebbero fatto male, l’Hotel era vicino... (segue - totale battute: 13950)

[scarica l'intero racconto in formato PDF]




[ 31 ottobre, 2009 ] • [ eureka ]

65) "IL SOLDO DI COSIMO" - ANTONELLA CHIRICI | LIVORNO

Charlotte arrivò alla Locanda del Loggiato nel tardo pomeriggio di un giorno di settembre. Era come se l’era immaginata, semplice, le mura esterne segnate dal tempo e dall’acqua, scalini e panche di pietra ad ornare il profilo ed un grande arco custode di ciò che prometteva l’interno. Affascinata totalmente dalla locanda non riuscì però a non considerare il contesto in cui sorgeva. Tutto il luogo infatti era particolare, il borgo era uno dei centri termali più antichi della Toscana, ma Bagno Vignoni aveva qualcosa di più: l’acqua. Acqua a cinquantadue gradi! Era lei la vera padrona, quella che donava al luogo la sua unicità… al posto della piazza ad esempio, c’era una piscina. Una piazza di acqua, e su di essa i palazzi, i giardini ed i loggiati si specchiavano restituendo un’immagine speculare resa tremula dalla superficie increspata di quella singolare vasca e dai vapori che vi si sprigionavano. Ed è ancora così, è così da secoli, da talmente tanti secoli che quasi non si riesce a crederci se non fosse per le fonti storiche che testimoniano che il borgo era già noto ai romani ed agli etruschi... (segue - totale battute: 14323)

 

[scarica l'intero racconto in formato PDF]




[ 15 ottobre, 2009 ] • [ eureka ]